C A N D E L O R A

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Domenica primo febbraio ritornerà la Candelora a Viganella. La festa, una tra le più antiche della Valle Antrona, attinge le sue origini direttamente dal lontano passato, dal mondo agreste e dall’eterno succedersi dei giorni e delle stagioni. Il calendario ha poi voluto che in questa comunità la festa della Presentazione al Tempio di Gesù coincidesse con il ritorno del sole dopo ottantatré lunghi giorni di buio invernale, durante i quali la dorsale alpina della Colma impedisce al sole di inviare i suoi raggi a illuminare questa parte della Valle Antrona.
Pezzo forte dell’edizione di quest’anno sarà la presenza della Schola Gregoriana “Concentus Monodicus” diretta dal Maestro Riccardo Zoia di Verbania. La corale alterna tra i suoi elementi canti della nostra provincia con altri dell’area milanese legati all’università in cui il maestro insegna. Oltre venticinque anni di collaborazione artistica legano le componenti dell’ensemble femminile, provenienti da formazione nella vocalità antica, al suo fondatore e direttore Riccardo Zoja. Il gruppo si è costituito all’insegna dello studio specialistico della vocalità e dell’interpretazione nella monodia cristiana (gregoriana, ambrosiana e degli altri repertori), in costante adesione alle acquisizioni semiologiche che hanno visto in Eugène Cardine (1905-1988) l’indiscusso protagonista della rivitalizzazione scientifica e interpretativa di questo patrimonio artistico e di fede.

   
 

A Viganella offriranno l’antica liturgia gregoriana legata alla festività della Presentazione. E’ un appuntamento da non perdere per tutti quelli che amano immergersi negli antichi riti cristiani cantati in gregoriano classico secondo quanto contenuto nel “Liber Usualis”, storia della chiesa che il Concilio Vaticano II ha contribuito a dimenticare.
L’occasione di questo incontro della comunità di Viganella con il gruppo verbanese è stata ancora una volta la tradizione locale del canto di derivazione gregoriana che da anni il gruppo dei Cantori continua a tramandare. La curiosità di avvicinarsi a questa tradizione nel tentativo di capirne l’evoluzione, ha portato il maestro Riccardo Zoia ad accettare l’invito arrivato dalla piccola comunità. Il complesso è membro dell’Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano. Il CD inciso nel 2014 dal titolo “Inni Ambrosiani” è stato recensito con le 5 stelle d’oro dalla rivista


 

specializzata “Musica”. Le componenti dell’ensemble sono Laura Lazzari, Angela Maria Perrotta, Elisabetta Piazza, Stefania Ralici, Tina Trotta. La candelora proporrà inoltre l’antico rituale della riproposizione della “Pescia”, l’abete addobbato con i prodotti della gastronomia e dell’artigianato locale che saranno portati processionalmente dalla piazza all’altare quale segno di ringraziamento per il ritorno del sole e della bella stagione. Le donne del locale gruppo costume anticiperanno l’ingresso in chiesa dell’albero, portando processionalmente sul capo le “Cavagnette”, rituali alberi di luce più volte studiati anche a livello universitario dopo che antropologi e studiosi avevano tentato di capirne origine e significato. Al termine della funzione liturgica, dopo il tradizionale incanto dei rami dell’albero con annessi i relativi prodotti, sarà dato spazio alla cultura. L’antropologo Luca Ciurleo presenterà, infatti, “La metà imperfetta” l’ultima fatica letteraria di Silvano Crepaldi.  Il libro è un’attenta analisi sulla condizione della donna nel corso dei secoli che viene ripercorsa tra fra tradizione, superstizione, e realtà storica.